mercoledì 25 gennaio 2012

Riscoprire la magia

L'anno scorso mi trovavo per caso nei paraggi del campetto vicino all'asilo che frequentavo da bambina. Ricordavo benissimo ogni angolo, ogni sasso..Perchè in quel piccolo angolo di mondo io ero felice, nascondevo i tesori, seguivo le tracce delle lumache,  per poi scovarle dietro una foglia e portarle a casa nascoste in una scatola di scarpe..dove avrebbero trovato insalata a volontà, fino a quando, come tutti i bambini..non avessi trovato un altro gioco più interessante. Ore e ore a giocare.

Sono entrata...ho visto un misuscolo cortile di ghiaia, con due aiuole rattoppate da un fil di ferro arrugginito, quello che mi sembrava "il bosco delle lumache" era in realtà una piccola siepe, ormai invecchiata anche lei dopo più di vent'anni, che separava la mensa dal cortiletto.
E' in quel momento che ho capito: da bambini la nostra fantasia va oltre quello che vediamo, mi sono accorta di aver perso quella magia che tutto può.

Ma sbagliavo.

Sono stata a Venezia durante il week end, ne avevo un ricordo offuscato dal tempo.Avevo in mente i canali, si..il ponte di rialto..più o meno...tutto qui.

Invece, ho ritrovato la magia che un anno prima pensavo di aver perduto. Mi sono immersa in una città misteriosa..avvolgente e affascinante più che mai..
Camminare nel ghetto ebraico alle sei di sera, quando ormai la città si addormenta, il pavimento scivola sotto i piedi..il profumo salmastro ti invade le narici e non puoi far altro che stringere gli occhi per sbirciare attorno a te le meravigliose volte affrescate delle case, ormai pronte per essere gelosamente protette dagli scuri di legno.
Riscoprire l'emozione di perdersi in un labirinto di canali, calle e sotoporteghi..nel completo silenzio di una città incantata, tra la foschia della sera e le luci dei palazzi pieni di vita..dove, chiudendo gli occhi, vedevo Porzia ballare. Così femminile e leggera, sotto la sua maschera dorata. Lei sì che è una delle mie eroine e ringrazio Shakespeare per avermela presentata un pomeriggio d'inverno diversi anni fà.



Ho camminato tanto quella sera ed ho ringraziato Dio di poter vedere così tante cose belle, di poter essere sempre la stessa bambina che si emoziona..
Avrei voluto fissare i miei pensieri sulla carta una volta arrivati in albergo, in quella piccola camera dall'atmosfera tipicamente veneziana..avrei voluto non andare a dormire per perdermi nel buoio del canale sotto la nostra finestra..ma dalla stanchezza sono crollata e forse sono andata ad un ballo a palazzo.

MP

8 commenti:

  1. E' sempre un piacere leggerti
    Ragazza ''meravigliata''
    sei sempre la stessa...non cambiare mai
    Un pò in crisi tiziana (passerà)

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  2. E'un piacere leggere le tue parole...sembrava di essere dentro le calli e di sentirne il profumo...
    ciao lieta

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  3. E' bellissima, ogni volta che ci torno mi innamoro di lei!!!!
    Un abbraccio...
    Silvia

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  4. leggere te è come entrare in uno di quei romanzi che non scrivono più!
    buon pomeriggio
    elisa

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  5. Mi hai fatto venire voglia di tornare a Venezia..
    buona serata
    Laura

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  6. .....e' bello leggere i tuoi racconti che traspirano emozioni......mostraci qualche scatto fotografico in più, se puoi,.....anche le tue foto parlano......grazie per quello che condividi con noi!!! baci baci.
    Anna.

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  7. Splendido sorcio di Vissuto...
    sembra di esserci a Venezia...
    e sì, si può godere del bello che ci circonda anche da adulti...
    basta tener accesa la curiosità di cui un Bimbo è pieno e con il tempo vien meno...
    lo scatto è bellissimo...
    sereno week end..
    dandelìon

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